“Capì questo: che le associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno la gioia che raramente s'ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c'è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone” I. Calvino “ Il Barone Rampante”


Vent’anni del Barone Rampante
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Dal sogno di un’infanzia magica a una scuola che forma attori
Quest’anno la Compagnia del Barone Rampante compie vent’anni. Un traguardo naturale per una realtà nata da un seme piantato molto tempo fa.
Il primo seme fu l’intuizione visionaria di mio padre, Enrico Rembado, che fondando il Festival Teatrale di Borgio Verezzi trasformò un borgo sconosciuto in un palcoscenico nazionale. Per me fu un dono: un’infanzia privilegiata e speciale, trascorsa fra attori, spettacoli visti dai terrazzi, prove notturne, cene con artisti e con i miei genitori fino a tardi. Un po’ come saltare dentro un disegno di Mary Poppins e ritrovarsi in un’altra dimensione.
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Da quell’esperienza è nato un modo di guardare il mondo, fatto di poesia e immaginazione, e poi il desiderio di restituire quel dono. Il primo passo lo feci a scuola. L’allora preside — oggi consigliere comunale — Pierluigi Ferro mi stimolò a far nascere un laboratorio teatrale alla scuola media di Borgio. Avevo una classe particolarmente dotata e, durante la lettura della Divina Commedia, un ragazzo — Manuel Zicarelli, poi diplomato al Teatro Stabile di Genova — mostrò una predisposizione speciale. Da lì nacque uno spettacolo nel parco, e da quell’esperienza prese forma il laboratorio che avrebbe portato alla creazione del Barone Rampante.
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La sede del Barone Rampante è un dono di mio padre, che mise a disposizione uno spazio nel cuore del borgo: una stanza con un piccolo palcoscenico, la costumeria, un piccolo circolo, il Giardino del Barone e, presto, un nuovo spazio all’aperto. Un luogo magico, dove si prova, si studia e ci si ritrova.
Oggi, a vent’anni di distanza, la Scuola di Teatro del Barone Rampante è riconosciuta come un percorso organico e continuativo, condotto da docenti diplomati nelle scuole nazionali di teatro. E i risultati si vedono. Dai nostri allievi sono emersi attori che hanno intrapreso la professione: Iacopo Ferro (Teatro Stabile di Torino), Gaia Capelli (Teatro Stabile del Veneto), Lorenzo Vio (Piccolo Teatro di Milano), Davide Gavini (oggi all’ultimo anno all’Accademia Nico Pepe di Udine), Gaia De Giorgi (all’ultimo anno al Teatro Nazionale di Genova), oltre al già citato Manuel Zicarelli (Teatro Stabile di Genova).
Accanto a loro, altri ex allievi hanno trovato spazio nel mondo dello spettacolo e nelle arti visive in forme diverse — dalla fotografia ad altri linguaggi artistici —: Pietro Zanella, Beatrice Iannello, Daniela Fiallo, Lorenzo Ferrero, Caterina Bussa, Ruggero Bruno, Alessandro Panizza, Alessandro Merlo e Margherita Ferrari.

Vent’anni del Barone Rampante




La storia della Scuola è anche la mia storia e quella di chi l’ha fatta crescere con me. Tra i primi maestri ricordo con profonda gratitudine Marco Avogadro, che per noi è stato il primo punto di riferimento e una figura preziosa e indimenticabile, la cui mancanza si sente ancora oggi. Dopo di lui si sono succeduti altri maestri, a partire da Maximilian Nisi — che ha lavorato con noi per cinque anni di seguito portando in scena spettacoli meravigliosi — e poi Andrea Nicolini, Eva Cambiale, Carlo Orlando, Elena Gigliotti, Laura Nardi e molti altri, ciascuno lasciando con i propri lavori e insegnamenti un segno unico e indelebile.
Per la cura del movimento Claudia Monti; per la scena Anna Varaldo, Gabriele Resmini e Serena Giordano; tra gli insegnanti GianMaria Martini, Elisabetta Mazzullo, Davide Lorino, Cristiano Dessì, Francesca Santamaria Amato, Marco Taddei, Giorgio Scaramuzzino, Alessia Pellegrino, Luciana Lanzarotti, Arianna Comes, Sarah Pesca; per il cinema Dario Aita, Andrea Bosca, Eros Achiardi e Mario Garofalo; per la fotografia Emilio Rescigno, Fulvio Rosso e il compianto Emanuele Zuffo; per il fumetto Renzo Sciutto.

Accanto al percorso artistico, il Barone Rampante è cresciuto grazie al lavoro volontario, all’attenzione, alla vicinanza e alla condivisione di tante persone. I soci fondatori siamo stati Elena Bosio, Andrea Canfora, Simona Baglietto, io stessa e Casimiro Ordine, e negli anni si sono aggiunte figure come Daniela Furlan, Silvia Gallina, Barbara Situlin, Sonia Garofalo, Alessandra Tartuffo, Giulia Pozzi, Paola Orsero, Paola Calcagno, Gabriella Casalino, Maddalena Pizzonia, Cristina Ferrazzi, Maria Grazia Causin, Alessandro Piccardo, Raffaella Orsero, Michela Zino, Milena Grande, Orietta Scavini, Luigi Ciccione, Luigi Sironi, Ivonne Imassi, Michele Abrate, Manuela Reginato, Anna Fenoglio, Marco Gallo, Davide Michelini, Anna Maria Giannetti Tonetti, Luca Gravano, Marta Cardia, Samantha Pistoni, Riccardo Alienda, Viviana Siviero, Silver Catelli, Tiziana Impieri, Riccardo Pampararo, Costanza Pagliassotto, Don Joy, Don Carmelo, Carmen Delbalzo, Anna Chiudaroli, Aldo Situlin, Marika Pozzi, Ilaria Pozzi, insieme a tutti gli sponsor — e in particolare ad alcuni esercizi pubblici di Borgio Verezzi e dintorni — che in questi anni hanno condiviso e sostenuto la nostra esperienza.
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Oggi la Compagnia è guidata da un Consiglio Direttivo interamente volontario:
• Io, Marcella Rembado – Presidente
• Roberto Trovato – Vicepresidente
• Michaela Delfino – Segretario
• Federica Audisone – Consigliere
• Daniel Tonetti – Consigliere
• Andrea Canfora – Consigliere





Un ringraziamento speciale va al Comune di Borgio Verezzi, con tutta l’attuale amministrazione comunale e in particolare nella persona del sindaco Renato Dacquino, ai già citati Sonia Garofalo e Pierluigi Ferro, e a Mattia Rolando, per il contributo prezioso e costante.
Un grazie va inoltre alla Fondazione De Mari per il sostegno.
Un pensiero di riconoscenza all’Istituto Comprensivo di Pietra Ligure, nella persona dell’attuale dirigente, la preside Giuseppina Manno.
E infine un ringraziamento al Comune di Pietra Ligure, per la collaborazione e l’attenzione dimostrate.
